CARCIOFINI GRIGLIATI SOTTOLIO
I carciofini grigliati sottolio sono buonissimi e molto versatili.
Si possono usare come antipasto, contorno, per farcire panini o pizze.
Amo molto i carciofini grigliati sottolio ma non li posso mai mangiare perchè vengono sempre conditi con aglio, purtroppo.
Quest’anno, ho deciso, quindi, di prepararmeli io, in modo da potermeli gustare quando voglio, senza il rischio di dover stare male.
I carciofi fanno parte degli alimenti vietati per il nichel, ma io ho una buona tolleranza verso di essi, perciò, ogni tanto me li concedo.
Per fare le conserve, è preferibile usare i carciofini piccoli, in modo da poter usare solo il cuore e avere un pò meno spreco di foglie da eliminare, rispetto a quelle grandi.
I metodi di preparazione dei carciofini sono diversi, ma io uso il metodo classico.
INGREDIENTI:
3 KG CARCIOFINI
2 LITRO ACQUA
1 LITRO ACETO
UNA MANCIATA DI SALE
Facoltativo:
PEPE
PAPRIKA
PREZZEMOLO
PEPERONCINO
Preparazione dei carciofini grigliati sottolio:
Per fare i carciofini sottolio si devono prendere i carciofini piccoli, che si iniziano a trovare a fine aprile, usati apposta per farli in questa maniera.
Prendere quelli piccoli e pulirli, togliendo le foglie più dure e arrivando al cuore del carciofino.
Eliminare i residui di foglia esterna; pulire il gambo, dopo averlo tagliato e tagliare l’estremità del carciofo, eliminando la parte violacea.
Con un coltellino, eliminare le spine interne e la barba, se ce n’è molta.
Mettere i carciofini così puliti in acqua con il succo di un limone e le bucce, in modo che non si anneriscono.
I carciofi, infatti, a contatto con l’aria si ossidano subito.
Lasciare in ammollo per almeno un’ora.
In una casseruola, mettere 2 litri di acqua ed un litro di aceto e portare ad ebollizione.
Volendo, si può anche fare 2 litri di acqua e 2 litri di aceto, per la bollitura dei carciofini.
Io, in questo momento non ne avevo a disposizione e ho fatto il rapporto 2:1, che va comunque bene, perchè non voglio un eccessivo sapore di aceto.
Per ridurre il più possibile il quantitativo di nichel, usare aceto di mele.
Appena l’acqua bolle, mettere una manciata di sale grosso e far lessare i carciofini per una decina di minuti.
Scolare i carciofini, metterli su un canovaccio pulito, tamponarli e lasciarli asciugare almeno una decina di ore.
Io li ho preparati il pomeriggio, sul tardi, e li ho grigliati il giorno dopo.
Una volta che i carciofini si saranno asciugati per bene, passare alla cottura in griglia, per qualche minuto, per lato.
Mettere i carciofini grigliati da parte, a raffreddare e passare alla sterilizzazione dei barattoli.
I barattoli vanno prima lavati, poi bolliti per al meno 30 minuti, scolati ed asciugati con un canovaccio puliti.
Infine, far bollire una decina di minuti i tappi. ( guarda qui il video sulla sterilizzazione dei barattoli).
Una volta sterilizzati i barattoli, posizionare i carciofini grigliati all’interno, disponendoli per bene.
I barattoli non vanno mai sterilizzati con largo anticipo, altrimenti andranno sterilizzati di nuovo.
Coprire con olio e lasciare almeno 1 ora, per controllare che tutti i carciofini vengano ricoperti per bene.
I carciofini assorbono l’olio, che si andrà ad insinuare in tutti i vari strati; per questo si deve aspettare un pò, per controllare che non ci sia bisogno di un rabbocco di olio.
Eliminare per bene tutte le bolle d’aria.
Lasciare sempre 1 centimetro di spazio dal bordo, cosa importante durante la pastorizzazione e la formazione del sottovuoto tramite bollitura.
La versione più semplice e buona dei carciofini grigliati sottolio è quella semplice, solo con l’olio.
Volendo, si possono aggiungere spezie a piacere, come pepe, prezzemolo, peperoncino, ecc
Io li lascio al naturale, solo con l’olio, perchè li preferisco in questa maniera; al massimo li condisco con un pò di pepe e peperone dolce in polvere.
Una volta chiusi i barattoli, passare alla loro bollitura.
Riempire una casseruola alta e grande con un paio di dita di acqua; posizionare un canovaccio all’interno e adagiare i barattoli su di esso.
Coprire i barattoli col canovaccio; aggiungere altra acqua, se necessario: l’acqua deve arrivare ad un centimetro dai tappi.
Mettere un coperchio e portare a bollore: a questo punto i barattoli dovranno bollire per 45 minuti circa.
Guarda qui il video sulla bollitura dei barattoli e su come si fanno le conserve.
Passato il tempo, spegnere la fiamma ma lasciare raffreddare il tutto senza toccare.
Quando i barattoli saranno freddi, togliere dalla casseruola; controllare che si sia formato il sottovuoto e lasciare qualche ora a riposo.
Infine, verificare che non ci siano crepe al vetro e riporre i barattoli.
Se il sottovuoto è stato fatto bene, i carciofini grigliati sottolio dureranno anche anni.
Se non si è formato il sottovuoto, mettere il barattolo in frigo e consumare in tempi brevi, oppure cambiare tappo e rifare la bollitura daccapo.
La pastorizzazione e la corretta formazione del sottovuoto, come tutti i passaggi di sterilizzazione, sono importantissimi per evitare la formazione del botulino.
Il botulino si forma soprattutto con i sottolio e le conserve casalinghe, se non fatte bene.
Non si nota, ma è letale, perciò bisogna seguire tutti i passaggi.
Se si notano muffe nei carciofi o il tappo non fa un sonoro clack all’apertura, buttare subito il barattolo con il suo contenuto.
Ricetta vegana, senza aglio, glutine, a medio contenuto di nichel.
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