I 14 allergeni negli alimenti
Dal 2003, grazie ad una nuova regolamentazione, è stata stipulata una lista di 14 alimenti dichiarati allergeni alimentari, che è obbligatorio riportare in etichetta.
Sebbene ci siano oltre 170 allergeni conosciuti, per ora, la lista riporta solo questi 14 alimenti e i loro derivati, perchè sono tra quelli che possono dare le reazioni più gravi.
L’ingestione di anche una piccola quantità di uno dei 14 allergeni può portare a gravi reazioni allergiche, fino alla morte ( vedi “Come riconoscere uno shock anafilattico”).
Per questo motivo, è stato deciso di rendere obbligatorio di nominare in maniera specifica gli ingredienti che compongono un prodotto.
In questo modo, il soggetto allergico può acquistare in maniera oculata e responsabile e comprare cibi “sicuri”.
Prima del 2003, c’era solo l’obbligo di scrivere gli ingredienti che superavano il 25% di quantitativo nel prodotto.
Direttiva CE 2003/89
La direttiva Ce 2003/89 ha finalmente stabilito che TUTTI gli allergizzanti ( ingredienti, additivi, aromi, coadiuvanti tecnologici, ecc), fossero nominati in etichetta.
Non esiste più la regola del 25%, ma devono essere scritti tutti, in modo da avere una lettura trasparente.
Questa direttiva è stata integrata dal decreto legislativo 8 febbraio 2006 n.114 ( riportati nell’allegato III bis), dove viene riportato un elenco di allergeni che è obbligatorio riportare in etichetta.
Questo elenco, può essere riesaminato ed aggiornato, cosa che è avvenuta con il decreto legislativo 27 settembre 2007, n 178, per aggiungere altri due allergeni: lupini e molluschi.
Il mancato rispetto di queste norme, comporta gravi sanzioni amministrative, fino al penale.
I 14 allergeni negli alimenti da Allegato III bis:
- Cereali contenenti glutine ( grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati) e prodotti derivati
- Crostacei e prodotti a base di crostacei
- Uova e prodotti a base di uova
- Pesce e prodotti a base di pesce
- Arachidi e prodotti a base di arachidi
- Soia e prodotti a base di soia
- Latte e prodotti a base di latte ( compreso il lattosio)
- Frutta a guscio: mandorle (Amigdalus comunis L.); nocciole (Corylus avellana); noci comuni (Juglans regia); noci di acagiù (Anacardium occidentale); noci pecan (Carya illinoiesis(Wangenh) K. Koch); noci del Brasile (Bertholletia excelsa); pistacchi (Pistacia vera); noci del Queensland (Macadamia ternifolia) e prodotti derivati
- Sedano e prodotti a base di sedano
- Lupini e prodotti derivati
- Senape e prodotti a base di senape
- Molluschi (gasteropodi, bivalvi e cefalopodi) e prodotti derivati
- Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo
- anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 ml/l espressi come SO2
Anche i prodotti derivati da questi alimenti rientrano nella normativa:
- lisozima, prodotto dalle uova e utilizzato nella produzione di vino
- caseine
- gelatina di pesce, usata per la preparazione di vitamine
In ultimo, la lista dei prodotti derivati da questi alimenti, che, temporaneamente non è obbligatorio mettere in etichetta, perchè i processi di lavorazione che subiscono diminuiscono la carica allegizzante:
dal gruppo cereali e derivati:
Sciroppo di glucosio a base di orzo e grano, incluso destrosio;
maltodestrine a base di grano
cereali utilizzati per produrre distillati o alcol etilico, di origine agricola, per liquori ed altre bevande alcoliche
pesce e derivati:
gelatina di pesce usata per la preparazione di vitamine o carotenoidi
colla di pesce o gelatina usata per la chiarificazione della birra e del vino
soia:
olio e grasso di soia raffinato
Tocoferoli misti naturali (E306); tocoferolo D-alfa naturale, tocoferolo acetato D-alfa naturale e succinato D-alfa naturale a base di soia
oli vegetali derivati da fitosteroli e fitosteroli esteri a base di soia;
estere di stanolo vegetale prodotto da steroli di olio vegetale a base di soia
latte:
siero di latte usato per produrre distillati odi alcol etilico di origine agricola per liquori ed altre bevande alcoliche
lattitolo
frutta a guscio:
frutta a guscio per produrre distillati o alcol etilico di origine agricola per liquori ed altre bevande alcoliche
Nelle etichette dove non è presente la lista degli ingredienti, normalmente, quella con superficie inferiore ai 10 cm2, deve essere presente la dicitura “contiene” o “con” seguito dall’allergene.
La lista dei 14 alimenti è obbligatoria anche nei ristoranti e in tutte le attività dove si serve cibo.
Ogni piatto deve riportare tutti gli ingredienti usati, mettendo in grassetto e, quindi, in maniera che salti subito all’occhio, la presenza di allergeni.
Per legge, tutti i locali devono avere la tabella degli allergeni nel menù e il personale deve essere istruito in materia di allergie e conoscere il menù per aiutare la persona allergica nella scelta dei cibi da consumare.
Vedi anche:
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