SNAS: allergia al nichel
L’ingestione dei cibi contenenti nichel può, in alcuni soggetti, provocare la sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS).
Il nichel*:
È un metallo pesante duro, bianco-argento, altamente resistente all’aria e all’acqua. Si trova nel suolo (5-500 mg/kg), nei tessuti vegetali (0,5-5 mg/kg), nei tessuti animali (0,1-5 mg/kg) e nell’acqua dolce (5-100 mg/L). La concentrazione nel suolo e nei tessuti vegetali varia da zona a zona, a seconda del tipo di terreno, dall’impiego di fertilizzanti sintetici e pesticidi, dalla contaminazione degli scarichi industriali e dalla distanza del suolo dalle fonderie di nichel. Nei vegetali la concentrazione è 5 volte superiore rispetto alla concentrazione presente in alimenti di origine animale.
Il nichel partecipa insieme al ferro alla formazione dell’acciaio inossidabile.
L’assunzione giornaliera alimentare media di nichel in Italia è 0,3-0,4 mg. Chi è allergico al nichel deve rimanere nella soglia di 250 ug, come dose consigliata. L’Italia è il primo Paese in Europa per prevalenza di allergici al nichel (32,1%): le donne sono più interessate degli uomini perchè entrano in contatto con maggiori articoli che lo possono contenere, come la bigiotteria, i trucchi, profumi, ecc. La sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS) nel sesso femminile è elevata, dal 15-20% di alcuni studi al 25% di altri. Nell’uomo maggiormente responsabili di sensibilizzazione sono i motivi professionali. La prevalenza della sensibilizzazione nella popolazione non selezionata di sesso maschile varia fra il 2 e l’8%.
Patogenesi
La capacità del nichel di indurre una reazione allergica è dovuta alla presenza di due elettroni spaiati nella sua orbita periferica. Questo permette un legame organico con peptide o proteine che formano complessi-antigene responsabili della reazione allergica.
Sintomatologia
I sintomi della sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS) si dividono in sintomi extra-cutanei e cutanei.
Sintomi extra cutanei:
gastrointestinali (vomito, diarrea, dolori addominali, gonfiore e tensione addominale, stipsi, pirosi)
respiratori (rinite e asma)
neurologici (cefalea)
sintomi generali (febbre, fibromialgie, artralgie, sindrome da stanchezza cronica).
cutanei sono rappresentati dalla dermatite sistemica da contatto (DAC) che consiste in lesioni cutanee non circoscritte ai siti di contatto con il metallo.
Le sedi più comunemente colpite dalle eruzioni eczematose o meno sono le pieghe dei gomiti, il collo, l’interno coscia, il palmo delle mani, i margini laterali delle dita e le piante dei piedi.
Diagnosi
La diagnosi di sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS) è molto più complessa rispetto alla diagnosi di una dermatite allergica da contatto. Il patch test (ovvero l’applicazione di un cerotto contenente nichel per 48-72 ore) viene eseguito per confermare la sensibilizzazione al nichel, ma l’unica possibilità di diagnosi definitiva è il test di provocazione che riproduce l’esposizione naturale.
Nel caso dell’esposizione per via alimentare il procedimento diagnostico prevede, come per tutte le allergie ed intolleranze alimentari, il test di provocazione orale con l’alimento sospetto preceduto dalla dieta di eliminazione diagnostica dell’alimento stesso. Un altro metodo per diagnosticare la sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS) è il patch test della mucosa orale, che consiste nell’applicazione nella bocca dei pazienti di dischetti imbevuti con una soluzione di solfato di nichel in grado di provocare, nei soggetti sensibili al nichel, lesioni locali o generali.
Trattamento
Non esiste una soglia di nichel consigliata per tutti. Le dosi sono personali e vanno in base alla tolleranza personale dei soggetti sensibilizzati. Chi è affetto dalla sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS) deve conoscere la quantità di nichel negli alimenti ed è opportuno segua una dieta per allergia al nichel.
Chi presenta la sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS) deve attenersi alle seguenti indicazioni alimentari:
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Evitare tutti i cibi normalmente ad alto contenuto di nichel (come cacao, cioccolato, semi di soia, farina d’avena, noci, mandorle, legumi freschi e secchi…vedi lista)
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Evitare tutte le bevande e gli integratori vitaminici con nichel e il cibo in scatola.
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Preferire alimenti di origine animale per la minor presenza di nichel, ma è comunque possibile mangiare vegetali concessi(vedi lista).
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Consumare latte e derivati in quanto il contenuto di nichel è basso, tranne fermentati e con muffe.
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Usare solo farine raffinate( farina 00, teff, mais bianco, quinoa, riso, ceci, farina di grano duro, semola rimacinata)
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Tra i frutti si possono assumere banane,fragole, mele e agrumi, cachi, ecc( vedi lista )
- Evitare frutti rossi ed esotici (vedi lista)
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Tisane e caffè possono essere consumati, ma con moderazione e solo con erbe concesse; il tè, invece, non è concesso.
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Per la cottura non devono essere utilizzati utensili che contengono nichel, ma pentolame nichel free(clicca qui per maggiori info)
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Non va bevuta né usata per cucinare la prima acqua che esce dal rubinetto la mattina, in quanto il nichel può essere stato rilasciato del rubinetto durante la notte. Va fatta scorrere abbondantemente prima di utilizzarla.
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Evitare Il fumo di sigaretta visto che nelle sigarette il nichel è presente in misura di 1-3 μg per sigaretta
- Evitare l’utilizzo di profumi e deodoranti a base di alcool e spray, contenenti nichel; a maggior ragione se si soffre anche di asma.
Per maggiori informazioni sulla lista degli alimenti concessi clicca qui; per la lista degli alimenti vietati clicca qui. Inoltre, si devono evitare additivi, coloranti e conservanti non concessi ( clicca qui per la lista).
Asma e allergia:
Per quanto riguarda l’asma e l’allergia ai profumi, per chi ce l’ha come me, posso consigliare l’utilizzo dei filtri nasali, da usare soprattutto la sera quando si esce poichè sono più discreti e le mascherine da medico, più efficaci. Soprattutto le mascherine in cotone, offrono una buona copertura, attenuando l’esposizione, anche se non la eliminano. Per l’utilizzo delle mascherine in pubblico durante la vita quotidiana ci vorrà un pò di tempo per sentirsi a proprio agio. Il nostro paese non è abituato a vedere un utilizzo quotidiano e naturale delle mascherine e si incappa in gaffe e maleducazione, ma il sollievo polmonare e la minore reattività allergica faranno passare in secondo piano questi piccoli fastidi.
Con i profumi sempre più forti e intensi, spesso, è consigliabile l’utilizzo di più mascherine, ma meglio di un attacco d’asma e di rischiare una crisi anafilattica ogni volta è meglio il fastidio delle mascherine. La correlazione tra asma e allergia al nichel è strettamente connessa e inter correlata e comporta anche una maggiore sensibilizzazione verso gli allergeni in generale.
*info prese da Wikipedia
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